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LE DISTORSIONI DELLA CAVIGLIA

Le distorsioni di caviglia coinvolgono ogni giorno fino a 5000 persone e interessano frequentemente gli sportivi.

Una distorsione di caviglia comporta una sollecitazione patologica a carico dei legamenti e della capsula articolare in seguito alla posizione scorretta del piede rispetto alla gamba quando vi si appoggia il peso corporeo con una conseguente perdita temporanea nei normali rapporti articolari dei capi ossei.

ll tipo di distorsione più comune avviene in inversione (piede inclinato verso l’interno) che porta alla distensione elastica o, nei casi più gravi, alla rottura del legamento peroneo-astragalico anteriore, sulla parte esterna della caviglia.

Una distorsione in eversione (piede inclinato verso l’esterno) causa invece una lesione del legamento deltoideo a livello della parte interna della caviglia. La caviglia diventa dolente e tende a gonfiarsi anche in modo molto accentuato.

Può essere presente un ematoma, cioè una raccolta di sangue sotto la cute, che è l’espressione della rottura di uno o più vasi sanguigni. A causa del dolore, paziente ha spesso difficoltà a camminare e talvolta anche solo ad appoggiare il piede a terra.

In caso di una distorsione particolarmente importante oppure in un paziente affetto da osteoporosi (è una condizione di maggior fragilità delle ossa, tipica degli anziani) può avvenire una frattura ossea. In questi casi il dolore sarà molto intenso e facilmente evocabile con la sola palpazione della zona interessata. La frattura interessa più frequentemente il malleolo laterale (è la parte finale del perone, una delle due ossa della gamba, che forma la parte esterna della caviglia, facilmente palpabile sotto la pelle) o la base del quinto osso metatarsale (è un osso del piede). In base ai risultati della visita e degli esami radiografici, possiamo dividere le distorsioni di caviglia in tre diversi gradi di gravità:

Distorsione di primo grado: i legamenti hanno subito un allungamento anomalo ma non sono rotti;

distorsione-caviglia-primo-gradodistorsione di primo grado

Distorsione di secondo grado: uno o più legamenti hanno subito una rottura parziale, che causa un sanguinamento. rispetto a una distorsione di primo grado, il dolore e il gonfiore sono generalmente maggiori e durano più a lungo;

distorsione-caviglia-secondo-gradodistorsione secondo grado

Distorsione di terzo grado: uno o più legamenti presentano una rottura completa, causando una potenziale instabilità della caviglia. Il paziente ha bisogno di un intervento chirurgico solo ed esclusivamente nel caso in cui l’instabilità sia causa di limitazione funzionale e fonte di fastidio per il paziente, nonostante la fisioterapia prescritta.

distorsione caviglia terzo gradodistorsione terzo grado

Il trattamento iniziale per una distorsione di caviglia è sempre conservativo (riposo, ghiaccio, bendaggio elastocompressivo e caviglia posta in elevazione) e lo scopo principale è quello di ridurre il dolore e il gonfiore, cercando al tempo stesso di limitare l’immobilizzazione della caviglia, per evitare una rigidità residua.

A distanza di circa una settimana dall’evento traumatico si può iniziare a muovere sempre di più la caviglia, per recuperarne l’articolarità (immaginate di disegnare con il piede tutte le lettere dell’alfabeto). Iniziare quindi la fisioterapia (massaggi, ultrasuoni, elettrostimolazione, stretching, rinforzo della muscolatura), si può procedere poi con la rieducazione funzionale ed il rinforzo muscolare.

Fabio Treia

Chirurgo Ortopedico

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