Alluce valgo: il doloroso passaggio dalle scarpe estive a quelle invernali

L’estate, si sa, è sinonimo di libertà sia mentale che fisica. In questo periodo, in cui tutti si sentono più spensierati e a proprio agio, oltre a staccare la spina dalla routine quotidiana, anche il look si modifica in favore di un maggiore confort. Persino chi soffre di alluce valgo nella stagione calda riesce a trovare scarpe che maggiormente si adattano al proprio disturbo, riducendone la sintomatologia in maniera significativa. Inoltre molti, quando sono al mare, preferiscono camminare scalzi, eliminando, in tal modo, il problema alla radice. Vediamo come è possibile rendere meno doloroso il passaggio dalle scarpe estive a quelle invernali.

Alluce valgo: di cosa si tratta

Per alluce valgo (denominato anche abdotto valgo), una delle patologie più diffuse a carico del piede, si intende una deformazione del primo dito, il quale presenta una deviazione laterale verso le altre dita, a causa di un allontanamento della testa del primo metatarso dalle altre. In taluni casi può anche verificarsi la sovrapposizione del secondo dito o la sua deviazione verso l’esterno. La sintomatologia dolorosa legata a questa deformazione è determinata dall’infiammazione dei tessuti che rivestono la sporgenza (la cosiddetta cipolla).

Perché le scarpe estive sono più comode

Coloro che soffrono di alluce valgo, volgarmente noto come “cipolla”, trovano enormi difficoltà nella scelta delle calzature, in quanto la scarpa avvolgendo il piede completamente e strofinando su di esso, acuisce il dolore e rende l’atto del camminare più disagevole.

Certo è che in estate sandali e ciabatte aperte rendono meno complessa la scelta della calzatura e consentono al soggetto affetto da alluce valgo di indossare scarpe confortevoli ed esteticamente gradevoli. Proprio per questo motivo i soggetti affetti da alluce valgo vivono il sopraggiungere dell’inverno con maggiore sofferenza rispetto a chi non ne soffre.

L’alluce valgo, lo ricordiamo, colpisce perlopiù le donne e tende ad aggravarsi in maniera progressiva fino a diventare, in taluni casi, invalidante. La velocità con cui questo disturbo progredisce dipende da diversi fattori: predisposizione genetica, stile di vita e calzature che solitamente si indossano.

Come scegliere le scarpe invernali

Per rendere il meno doloroso possibile il passaggio dalle scarpe estive a quelle invernali, è necessario optare per calzature realizzate con materiali elastici e flessibili (ad esempio in pelle morbida), in quanto sono in grado di adeguarsi nel migliore dei modi alla forma del piede e di alleviare la pressione sull’alluce. Inoltre sono da preferire le scarpe  a pianta larga e con il tacco basso. Quando si indossa un tacco alto, soprattutto se sprovvisto di plateau, infatti, si aumenta in maniera significativa la pressione che il corpo esercita sulle dita del piede, peggiorando irrimediabilmente la situazione. Non pensate che si tratti delle scarpe ortopediche di un tempo, il cui design lasciava molto a desiderare. Oggi sono state messe a punto calzature comode, ma che tuttavia non risultano completamente antiestetiche.

D’altra parte è altrettanto opportuno indossare dei plantari anatomici ad hoc che siano in grado di ridurre ulteriormente la pressione esercitata sull’alluce.

 

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